Pastiera d’Italia: un dolce mitico!

pastiera

 

C’era una volta una sirena che ad ogni primavera riemergeva dalle acque e cantava per gli abitanti di una città affacciata sul mare. Quella città era Napoli e la sirena, Partenope.

 


Per ringraziarla delle melodiose parole d’amore, gli abitanti iniziarono ad omaggiarla con i cibi freschi e genuini della loro terra. Ci pensarono 7 fanciulle a portare in dono farina, ricotta, uova, grano tenero bollito nel latte, fiori d’arancio, spezie e zucchero. Tutti ingredienti con un valore simbolico: la farina per esempio rappresentava la ricchezza della terra mentre i fiori d’arancio, il suo profumo. Le uova ricordavano la fecondità, mentre il grano cotto rappresentava i regni della natura. La dolcezza era raffigurata dallo zucchero, l’abbondanza dalla ricotta.
Felice, la sirena guizzò in mare e depose i doni ai piedi degli dei. Anche loro furono colpiti da tanta generosità e li mescolarono in un dolce che la sirena riportò agli uomini. Fu così che, nel mito, nacque la pastiera.

Altre storie circolano su questo famoso dolce. Il sapore resta invece unico… anche se variazioni sul tema sono diffuse.

L’aroma naturale di arancia può essere un piacevole sostituto all’acqua di fiori d’arancio, come è utilizzato in questa ricetta.
Si può aggiungere anche il cioccolato al ripieno, direttamente in gocce o gemme, oppure sciolto a bagnomaria. Un tocco originale consiste nell’incorporare il cacao alla frolla. Vi suggeriamo il cacao vanigliato per conferire una nota inconfondibile in più.

 

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